TREQUANDA
La Storia
Tra boschi, vigneti e oliveti della campagna toscana, a 462 m. di altezza, sorge Trequanda. L'etimologia del nome può essere solo supposta: forse è da ricercarsi nel mitico eroe etrusco Tarkonte; il toponimo ricorda in effetti “Tarquinia” nome che, secondo un'originale ricerca di Don Alfredo Maroni, avrebbe avuto la colonia che sorgeva sui monti trequandini, in piazza di Siena: Sena Iulia Tarquinia. E di certo i primi abitanti del luogo furono gli Etruschi, che ci hanno lasciato memoria di sè in molti nomi come Cennano o Sicille e in reperti preziosi, come la tomba a camera con urnette cinerarie di Belsedere a Trequanda e un'iscrizione etrusca al podere Lama di Castelmuzio. Ma sul nome `Trequanda` le ipotesi si susseguono: si potrebbe giocare con il latino e supporre una derivazione da Terram Quandam, una `certa` terra, una terra particolare, isolata; o da tregua, ipotesi questa non suffragata da documenti di tregue fatte tra eserciti, ma plausibile. C'è poi la possibilità che nel nome riecheggi il numero tre: tre erano le porte di acceso al paese, da cui `tre guarda`. Tre sono anche i calici dello stemma comunale, però troppo recente e quindi forse derivato dal nome stesso. Dopo la conquista romana dell'Etruria, si succedono Longobardi e Franchi. Notizie preziose risalenti ai secoli precedenti il 1200 si trovavano nell’Archivio di Arezzo, alla cui Diocesi appartenne Trequanda, ma nel 1387 un incendio distrusse gran parte del carteggio in esso contenuto.